giovedì 11 febbraio 2010

11 FEBBRAIO IN RICORDO DELLA GIORNATA DEL MALATO!!!


In ricordo della Giornata del Malato i Giovani Democartici di Ragusa esprimono la loro solidarietà e vicinanza a tutti coloro che soffrono a causa di diverse patologie. Parole di sostegno vanno anche alle famiglie che vivono quotidianamente le sofferenze dei cari e che con sacrificio e devozione rimangono vicini a loro.
Non vogliamo solamente ricordare questa giornata, ma lanciare un messaggio preciso: "Consideriamo il dolore che molti uomini, donne e bambini, sono costretti a vivere ogni giorno, raccogliamo le loro ansie, le loro preoccupazioni, il loro malessere, il loro sentirsi diversi, le loro speranze, i loro rancori, le loro paure ma soprattutto accogliamo il loro grido di aiuto e diamo un piccolo contributo che possa essere anche una parola dolce, un abbraccio affettuoso, un bacio sulla fronte, la nostra compagnia e quanto ci è possibile fare, per renderli anche solo per un momento felici e per non lasciarli completamente soli".
Basta poco per far sorridere una persona che ha tanta sofferenza!!! Noi lo possiamo fare... !!!

A tal proposito, nella giornata di Oggi, il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa, Valentina Spata, è andata a visitare i malati dell'RSA, portando loro un girasole e un messaggio di vicinanza.

In occasione di questa giornata, i Giovani Democratici di Ragusa propongono una lettera scritta da una malata ad un ausiliario Socio Assistenziale, al fine di comprendere alcune delle sensazioni e delle preoccupazioni di soggetti in stato di bisogno.

" LETTERA ALL’AUSILIARIO SOCIO ASSISTENZIALE che si occuperà di me nell’anno 2010… "
Carissima, mi permetta di presentarmi perché nell’anno 2010 io avrò più di settanta anni ed è probabile che sarò una dei suoi pazienti. Considerato il rischio di non essere più in grado di comunicare i miei desideri, intendo farlo ora e voglio dirle come mi piacerebbe che si prendesse cura di me. - Innanzitutto vorrei mantenere la mia identità. Io sono la signora Monique Gavirey ed è così che vorrei essere chiamata; non nonna o nonnina o vecchietta o la numero 9. Vorrei mantenere il nome al quale sono sempre stata abituata. - Una delle cose più importanti per me è la privacy. Potrò avere una camera singola? Quasi sicuramente no. Allora, cara Collega, potrà far si che vi siano delle tende ben tirate attorno al mio letto mentre mi laverà o mi vestirà? E quando mi laverà, si assicurerà che l’acqua sia ben calda? Non sopporto già ora di fare il bagno in acqua fredda, lo sopporterò ancora meno quando sarò vecchia. Abbia la cortesia, la prego, di asciugarmi bene, perché è molto fastidioso essere asciugati a metà… Durante il bagno poi, voglia rispettare il mio pudore e la mia dignità….- Se non sarò più in grado di vestirmi da sola spero che vorrà curare il mio aspetto: Mi piacerebbe avere abiti ben abbinati e non essere vestita “come viene”perché tanto si tratta di una povera vecchia! E poi, potrò avere i capelli ben pettinati una volta vestita?- Qualche volta mi piacerebbe essere portata in salone. – Dovessi essere incontinente, potrà continuare a trattarmi con rispetto? Non mostri disgusto, la prego, quando scoprirà il mio letto bagnato. Non mi metta a disagio e soprattutto non pensi mai che l’abbia fatto apposta. - Vorrei che mi mettesse un pannolone e mi accompagnasse al bagno regolarmente. Non vorrei portare un catetere solo per ragioni di praticità. Non vorrei passeggiare con un sacchetto dell’urina, oggetto di curiosità per i miei nipotini e di vergogna per me.- Sarebbe gentile, da parte sua se qualche volta mostrasse interesse per la mia famiglia, i miei nipotini,per le mie foto esposte sul comodino. Eviti però di chiedermi,come mai i miei figli non si occupano di me,perché non mi hanno accolto in casa loro. - Se sarò un po’ rimbambita e non capirò le sue richieste, non urli, non farà che agitarmi e potrei diventare aggressiva. Mi tratti, se potrà, con dolcezza e tutto andrà per il meglio. Cara Collega, i miei desideri e le mie esigenze le sembreranno esagerate,senza limite,ma non si tratta, forse, di richieste banali (stare al caldo, ben nutriti,curati e soprattutto, considerati e rispettati) che ognuno di noi manifesterebbe se dovesse essere ricoverato in un ospedale o, peggio, in un Istituto? Ricordi sempre che è il nostro corpo ad invecchiare, ma non la nostra sensibilità di esseri umani Con gratitudine.

Nessun commento: