mercoledì 30 settembre 2009

DOMANI 1 OTTOBRE ORE 16 APERTURA SPORTELLO DONNE


SPORTELLO DI CONSULENZA E SOSTEGNO PER LE DONNE E PER I PROBLEMI DELL’IMMIGRAZIONEIl segretario dei Giovani di Ragusa, Valentina Spata la Responsabile Politiche Sociali dei Giovani Democratici di Ragusa, Irene Sittinieri, giovedì 1 ottobre alle ore 16 presenteranno, attraverso una conferenza stampa, l'apertura dello Sportello Donna.Lo “Sportello Donna” rappresenta un luogo di confronto culturale che contribuisce al rafforzamento dell’identità di genere attraverso uno spazio di documentazione e ricerca e attraverso l’organizzazione di iniziative di promozione, afferma Valentina Spata. E’, inoltre, un servizio che sviluppa attività di informazione, consulenza, sostegno mirato alle utenti, aiutando le donne a scegliere, tra i diversi percorsi, quello maggiormente adatto ai loro bisogni. E’ un tentativo volto a sostenere e migliorare la condizione di chi vive una situazione di sofferenza o di difficoltà, favorendo la formazione di uno spazio di incontro dedicato a tutte le donne della comunità.Irene Sittinieri, invece, spiega che lo sportello è un polo di sensibilizzazione e animazione sulle tematiche dell’uguaglianza che promuove e stimola sul territorio la nascita di reti e progetti sulla parità nella vita economica e politica delle donne.Lo sportello accoglie anche immigrate dando loro indicazioni e suggerimenti circa la ricerca di un’occupazione, la ricerca di un alloggio, il diritto allo studio e l’assistenza sanitaria; informazioni, sul rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno, i nullaosta al lavoro, i ricongiungimenti familiari; assistenza nella compilazione dei moduli da presentare negli uffici pubblici; consulenza alle lavoratrici immigrate nella compilazione del curriculum vitae che valorizzi le sue competenze.In caso di necessità di assistenza legale, un appuntamento di consulenza gratuita sarà fissato con l’avvocato dello sportello.
FINALITA’ DELLO SPORTELLO DONNA:•
Accogliere e ascoltare;• Aiutare a formulare una richiesta;• Informare e orientare rispetto ai diritti e alle possibilità offerte dal Territorio;• Dare senso al problema e prospettare possibili soluzioni;• Favorire la progettualità e valorizzare le risorse;• Accompagnare presso i Servizi del territorio;• Promuovere la socializzazione e il benessere tra le donne;• Valorizzare le donne, le diverse culture delle donne e le loro risorse.
AZIONI DI AIUTO DELLO SPORTELLO DONNA:
• Colloqui con l’Operatrice di sportello;• Consulenze psicologiche e Legali;• Invio presso i Servizi di Rete (sindacati, centro antiviolenza, servizio immigrazione, camera di commercio, informa giovani, consultorio familiare, servizi sociali e servizi sanitari).• Percorsi di formazione di gruppo;• Laboratori di creatività.
SEDE E GIORNI DI APERTURA DELLO SPORTELLO:
Lo sportello è aperto il lunedi’ ed il mercoledi’ dalle 18 alle 20in Viale del Fante, 10 (ultimo piano) presso la sede del Partito Democratico

martedì 29 settembre 2009

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA GD RAGUSA

Ho il piacere di comunicarvi tutti gli impegni della settimana:

1. Martedì 29 Settembre ore 12.00 incontrerò la squadra di Hockey di Ragusa per risolvere il problema della palestra e del campo richiesto; segue incontro con l'Assessore allo sport;
2. Martedì 29 settembre ore 16.00 parteciperò alla riunione dei precari presso la Cgil Ragusa (dietro Palazzo Cocim) per chi vuole venire ci vediamo 10 minuti prima davanti la sede;
3. Martedì 29 settembre ore 18.00 riunione organizzativa apertura sportello Donna;
4. Martedì 29 settembre ore 20.30 riunione area franceschini presso la sede del PD, viale del Fante, 10
5. Martedì 29 settembre ore 22.00 chiusura adesioni manifestazione nazionale 3 ottobre
6. Mercoledì 30 settembre ore 9.00 incontrerò il presidente dell'Anffas Modica;
7. Mercoledì 30 settembre ore 16.00 riunione commissione Scuola (pregherei i responsabili di questa commissione di mandare i messaggi a tutti gli interessati e quindi di convocare la commissione). Odg: incontri cn tutti i rappresentanti d'istituto; realizzazione definitiva volantino; organizzazione iniziativa.
8. Mercoledì 30 settembre ore 18.00 incontrerò i residenti delle case popolari di zone Selvaggio;
9. Mercoledì 30 settembre bisogna preparare una richiesta per le pensiline richieste davanti alla questura e consegnarla al ns capogruppo (Nino Barrera) penso che se ne debba okkupare il responsabile della commissione "La Città che vorrei" quindi Salvatore Ucchino;
10 Mercoledì 30 settembre Bisogna preparare un data base di tutti i giovani suddivisi per ogni commissione cn numeri di cellulare e email.. (perchè ho perso il conto).. penso che se ne debba okkupare la responsabile Comunicazione Irene Sittinieri.
11. Mercoledì 30 settembre qualcuno dovrebbe capire a che punto siamo cn l'apertua della biblioteca fantasma e quali sono stati tutti gli iter (lascio questo lavoro ad un volontario)
12. Mrcoledì 30 settembre bisognerebbe pensare alla commissione Università, vi ricordo che a breve ci saranno alcune elezioni e dobbiamo partecipare. Inoltre qualcuno dovrebbe mettersi in contatto (forse meglio Mario) cn Salvatore Gambuzza per vedere a che punto è la richiesta del seggio.
13. Giovedì 2 settembre dovremmo dedicare tutto il pomeriggio al giornalino (stampare le copie e iniziare a stabilire temi su cui scrivere e persone che abbiano la volontà di scriverli)
14 Giovedì 2 settembre si inzia a lavorare per le primarie....

Grazie per l'attenzione!!! C'è tanto lavoro da fare e sono sicura che riusciremo a fare tutto come sempre!!!!

PS: Una ragazza cerca una casa in affitto a Ragusa..è una studentessa universitaria che mi ha contattata oggi, quindi cerchiamo di aiutarla per quanto ci è possibile..se qualcuno di voi è a conoscenza di case o staze in affitto chiamatemi subito.

Altra cosa bisogna inserire l'annuncio del pullman nel blog del circolo universitario ibleo.. forse può farlo solo Mario e vorrei capire come faccio ad accedere anche io al blog.. se qualcuno che ne capisce può aiutarmi sarei grata!!!

Un abbraccio
Il Segretario dei Giovani Democratici
Valentina Spata

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: ADESIONI E PROGRAMMA PER LA MANIFESTAZIONE DEL 3 OTTOBRE




I GIOVANI DEMOCRATICI DI RAGUSA METTONO A DISPOSIZIONE I PULLMAN PER TUTTI GLI STUDENTI E GLI UNIVERSITARI E QUANTI ALTRI GIOVANI VOGLIONO PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 3 OTTOBRE A ROMA.
PROGRAMMA:
- PARTENZA ORE 20.00 DALLA STAZIONE DEGLI AUTOBUS, VIA ZAMA, RAGUSA
- ORE 22.00 ARRIVO A CATANIA ED INCONTRO CON ALTRI GIOVANI SICILIANI
- PARTENZA PER ROMA
- ARRIVO PREVISTO A ROMA PER LE ORE 10.00 DEL MATTINO
- DIREZIONE MANIFESTAZIONE
- POMERIGGIO LIBERO
- SERA: CENA E PARTENZA PER RAGUSA.
- ARRIVO PREVISTO PER GIORNO 4 OTTOBRE ORARIO DA DEFINIRE.
Vi prego di farmi pervenire le adesioni entro e non oltre giorno 29.
Contattatemi al mio cellulare oppure alla mia email: valentinaspata@yahoo.it (meglio email almeno nn impazzisco).
Il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa
Valentina Spata

venerdì 25 settembre 2009

IO VOTO DARIO FRANCESCHINI ALLA SEGRETERIA NAZIONALE E GIUSEPPE LUPO ALLA SEGRETERIA REGIONALE DEL PD: IO HO SCELTO E TU?


Care democratiche e cari democratici,In questi giorni inizieranno i congressi di circolo del PD che si chiuderanno con le Primarie del 25 Ottobre con l’elezione del Segretario Nazionale e Regionale del nostro Partito.Per il Partito Democratico questo congresso sarà fondamentale per molti motivi, innanzitutto per dare una guida salda, per iniziare a creare una linea programmatica seria e concreta basata su obiettivi semplici e concretamente realizzabili. Il nostro PD vive attualmente, un periodo difficile, di salute precaria, solamente con un esito positivo del congresso riusciremo a “ravvivare “ il nostro partito.Non temo sicuramente che nel futuro del nostro Partito Democratico ci siano una serie di scissioni, smembramenti, invece temo un lungo logoramento, un progressivo esaurimento di quel fiume di energie, passione politica e civile, persone che due anni fa avevano dato vita a questo progetto. Non possiamo né dobbiamo permetterlo. Dobbiamo essere all’altezza delle aspettative che abbiamo creato e in parte reso poco credibili con i nostri comportamenti.Personalmente ho deciso di seguire la linea di Dario Franceschini: perché seguire questa linea?Vi ricordo che Franceschini ha avuto il coraggio di prendere in mano il partito dopo la sconfitta di Veltroni e dopo tutto il caos che si è creato in quel periodo. Franseschini, è stato il primo a far parlare il partito con una voce sola, a frenare i vari personalismi e a iniziar ad aver idee concretae e serie da poter proporre, l’unico neo è stato il non aver preso posizione sui temi etici.Dopo aver letto il suo programma per il congresso ho deciso ancora con più convinzione di schierarmi al suo fianco, il programma tocca i punti fondamentali per il nostro paese e per il nostro partito. Troviamo per iniziare l’europeismo, ormai la dimensione della politica di un paese deve essere rivolta all’Europa, solamente con l’Unione Europea riusciremo veramente a contare nel mondo e non ridurci solamente ad una nullità nel mare della globalizzazione. Dobbiamo inoltre aver fiducia sulle nostre capacità e potenzialità, potremo cosi, unitamente ad interventi e investimenti sul welfare quali il reddito di cittadinanza, superare la crisi. Puntando sull’uguaglianza e sul merito possiamo far una grande Italia, uguaglianza sostanziale e formale, perché tutti devono aver le stesse possibilità, sia il figlio dell’operaio sia il figlio dell’industriale. Puntare su uno sviluppo sostenibile e di qualità ci garantirà poi di conservare il nostro paese e di lasciarlo alle generazioni future.Un altro punto fondamentale secondo me è garantire un effettivo rinnovamento della classe politica, abbiamo tanti giovani molto validi da poter inserire in ruoli di rilevanza nel partito sia a livello nazionale che locale. Solamente così potremmo proporre una politica al passo con i tempi non che innovativa e che difenda gli interessi di tutte le classi sociali, in particolare delle più deboli.Inoltre, sostengo Franceschini perchè vuole un partito "leggero", un partito che nn considera solo gli iscritti ma che rende partecipi anche i simpatizzanti, ed attraverso le primarie coinvolge anche chi guarda la politica da lontano. Questo è un dato importante perchè se ci pensate bene, in un momento di crisi politica in cui i cittadini sono sfiduciati, l'unico modo per renderli partecipi è quello di utilizzare metodi di avvicinamento come le Primarie.A livello regionale sostengo Giuseppe Lupo, per la sua concretezza, freschezza nonché semplicità di esporre un programma politico di qualità incentrato in particolare sui giovani. Con questo programma, la nostra regione potrà essere veramente un modello democratico da esportare nel nostro paese. Molto importante risulta anche che Giuseppe Lupo è un giovane come noi, un deputato regionale che ha dato motlo al nostro partito attraverso fatti concreti.In questo momento di crisi, Lupo afferma nel suo programma, il primo obiettivo che il Partito Democratico Siciliano deve porsi è quello di RESTITUIRE LA SPERANZA AI SICLIANI.
“La Sicilia ha bisogno di contrastare e sconfiggere ogni forma di illegalità e di migliorare il funzionamento della macchina amministrativa”.
Ma il programma presentato dal nostro Candidato è ampio oltre ad essere interessante:
· LAVORO E WELFARE, in questi mesi di lavoro, il nostro deputato Lupo insieme a tutta la deputazione del PD hanno avanzato proposte serie e concrete dall’assegno di disoccupazione al credito per le piccole e medie imprese insieme alla legge sugli aiuti alle imprese che è stata portata avanti con fatica; Combattere la disoccupazione per favorire la permanenza dei nostri ragazzi nelle nostra amata terra.
· ACCOGLIENZA E DIRITTI: difendere le buone ragioni dell’immigrazione e dell’accoglienza;
· REGOLE, l’applicazione rigorosa delle regole è il presidio della legalità;
· UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA’, noi democratici, afferma il candidato Lupo, vogliamo un paese in cui il figlio dell’operai abbia le stesse opportunità del figlio del notaio. E adesso voglio io parlare a tutte le associazioni, che lamentano l’assenza totale di piani efficaci sulle Politiche Sociali e la mancanza di servizi e aiuti per le categorie disagiate. Uguaglianza vuol dire anche questo: rispettare i disabili, gli anziani, le donne, i bambini, garantire loro di vivere con dignità!!! Il nostro candidato non ha dimenticato che in Sicilia ci vuole più considerazione e ci vogliono più servizi per queste categorie importantissime per il nostro paese. E nn è vero che la politica si è dimenticata totalmente di queste persone, c’è ancora qualcuno che li pensa e che ha dei grandi progetti affinchè queste discriminazioni possano finalmente essere messe da parte. Per questo vi invito a votare Giuseppe Lupo, perché è una persona disponibile, aperta al dialogo e soprattutto CONCRETA.
· LIBERTA’ DI SCELTA E DI LAVORO PER LE DONNE: le donne non sono abbandonate a se stesse ma vengono messe in primo piano attraverso la promozione di sostegno all’occupazione femminile e attraverso la previsione di una soglia minima di salario.
· MERITO: Lupo afferma “la nostra battaglia deve rompere questo immobilismo favorendo il merito. Il criterio del merito, associato a quello del dovere, deve riguardare in primo luogo la scuola e le università, gli studenti e le loro famiglie.
· QUALITA: investire nella conoscenza (scuola, università, formazione professionale), nell’ambiente e iniziare una lotta senza quartiere alle ecomafie;
· IL PARTITO DELLA PARTECIPAZIONE: Lupo sostiene, ed ha il mio più grande appoggio, che il nostro partito debba essere aperto anche ai simpatizzanti e non solo agli iscritti. Chiunque voglia partecipare attraverso, idee, contributi può farlo e chiunque vuole contribuire alla scelta dei dirigenti può farlo attraverso meccanismi di grande democrazia come le primarie.
· UN PARTITO CON I CIRCOLI, un vero partito democratico deve avere rapporti di collaborazione con tutti i circoli territoriali, deve conoscere le loro esigenze e deve accogliere le loro istanze. Questo è il partito che Giuseppe Lupo vuole per il bene della Sicilia e questo è il partito che io ho sempre sognato.
Per questo cari amici e cari democratici vi chiedo di sostenermi votando GIUSEPPE LUPO SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO SICILIANO.
PEr questo Vi invito a riflettere: noi siamo Giovani, non dobbiamo mai essere schiavi di qualcuno. La politica bisogna farla per passione, per la voglia di cambiare un meccanismo ormai saturo e nn per appartenere al Deputato di turno. La personalità di un uomo è più importante di ogni cosa e le scelte bisogna farle con coraggio e coerenza, con la consapevolezza che abbiamo scelto noi senza l'influenza di nessuno. Non importa se si è in minoranza o in maggioranza, ma quello che conta è che le nostre scelte sono fatte in base ad una profonda riflessione.
Per tanto vi allego il Programma dell'Assemblea degli iscritti di Ragusa e Vi invito a partecipare:Sabato 26 settembre 2009 – Hotel Mediterraneo – Via RomaOre 10 inizio lavoriIntroduzione del Segretario cittadino e insediamento della PresidenzaOre 10,30 Presentazione delle mozioni congressualiDibattito assemblearePresentazione delle listeChiusura dei lavori assembleari prevista per le ore 13,30Ore 15 inizio operazioni di voto fino alle ore 21.Seguirà lo scrutinio.In attesa di incontrarVi, porgo cordiali saluti.


Il Segretario dei Giovani Democratici

VAlentina Spata

mercoledì 23 settembre 2009

VERGOGNOSI ATTI INTIMIDATORI E VANDALICI NEI CONFRONTI DEL SEGRETARIO DEI GD VALENTINA SPATA


Appresa la notizia degli atti intimidatori compiuti nei confronti del Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa, Valentina Spata, noi ragazzi e ragazze del giovanile:
“Esprimiamo a nome dell’intero gruppo, la più sincera vicinanza al nostro Segretario fatto oggetto di alcuni episodi che intendono minare la sua personale serenità e l’efficacia dell’azione politica a cui è stata democraticamente chiamata.”
Nella sera di giorno 22 settembre, il nostro Segretario oltre a ricevere una telefonata minatoria, ha trovato sotto la sede del Partito Democratico di Ragusa, in viale del Fante, 10, la sua macchina graffiata. Lo stato d’animo del Segretario visibilmente amareggiato per gli atti intimidatori di cui è stato fatto oggetto fanno pensare che qualcuno voglia alzare il tiro per condizionare le scelte di trasparenza e di novità politica portata avanti dalla giovanile di Ragusa. In questo clima appare necessario mantenere una forte coesione per dare adeguate risposte a questi atti intimidatori.
Conoscendo comunque il temperamento del Segretario, Valentina Spata, siamo sicuri che non recederà dalla sua attività per il bene del nostro partito e di tutti noi giovani. Non permetteremo il lusso di consentire che, anche solo attraverso qualche spiraglio di debolezza o di distrazione, possa farsi strada la minaccia e l’intimidazione.
Come persona, come segretario dei giovani democratici Valentina Spata è sempre stata a disposizione di tutti noi giovani, di tutti i cittadini e di tutti coloro che sono all’interno del partito stesso e per questo esprimiamo la nostra solidarietà invitando il nostro segretario a continuare a compiere sempre il proprio dovere, specialmente quando gli incarichi ci chiamano a servire le nostre comunità. Inoltre chiediamo un intervento forte e deciso delle forze dell’ordine affinché gli autori di questi gesti vengano assicurati alla giustizia. Resta ferma la volontà di fare fino in fondo il proprio dovere per assicurare il rispetto della legalità e creare le condizioni di un reale sviluppo della nostra città. Siamo certi che nonostante l’amarezza espressa dal nostro Segretario Valentina Spata ella continuerà nel suo impegno a favore della trasparenza e della buona azione politica.
Con stima e con Affetto.
I Giovani Democratici di Ragusa

martedì 22 settembre 2009

LA SICILIA CHE NN AMA I DISABILI

Probabilmente la prima immagine che ci viene in mente è quella di una persona in carrozzina, o di un non vedente. Questa parola è, infatti, associata a un modello medico: una menomazione cognitiva, motoria o sensoriale, rende una persona “non abile” in qualcosa (camminare, vedere, sentire ecc.).
L’interpretazione della disabilità come mero handicap, nel migliore dei casi innesca comportamenti narcisistici di aiuto. Nel peggiore genera indifferenza o ostilità. Ma in tutti i casi tiene ben separate le persone. Rassicurandone alcune e, quasi sempre, emarginandone altre.
Ma come si è evoluto nel tempo il meme “disabilità”?
Alla fine dell’ottocento l’Organizzazione Mondiale della Sanità classificava le cause di morte.
Dopo la seconda guerra mondiale nelle classificazioni la disabilità era associata alle malattie.
Negli anni ottanta del novecento diventa una conseguenza delle malattie.
Dal 2001 in avanti, si comincia a parlare di funzionamento umano, in altre parole della qualità della vita.
Nella concezione predominante, che ancora influenza il nostro modo di pensare alla disabilità, una malattia o un disturbo può generare una menomazione di qualche natura (psicologica, fisiologica, anatomica) e la disabilità è la perdita o la limitazione della capacità di compiere un’attività, causata dalla menomazione. L’handicap è la condizione finale di svantaggio sociale causata dalla disabilità.
Nel testo della Legge 104/92 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) si legge:
Art. 3: E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Notate come questa definizione di persona handicappata sia costruita solo utilizzando termini negativi (minorazione, difficoltà, svantaggio, emarginazione).
La classificazione delle disabilità come conseguenza delle malattie (ICIDH), nel cui ambito culturale si colloca la legge 104, è, infatti, attaccabile sotto molti punti di vista:
È basata esclusivamente sul modello medico di disabilità.
Prevede una causalità lineare da menomazione a handicap.
La descrizione degli handicap è insufficiente.
La dimensione ambientale è completamente assente.
Le situazioni sono descritte con termini negativi.
La moderna concezione della disabilità è il prodotto di un cambiamento di paradigma: al modello medico si è sostituito un modello sociale.
Nel modello sociale quello che prima era un problema personale diventa un problema della collettività. Alla cura medica e al trattamento individuale, si affiancano la necessità di integrazione e, conseguentemente, l’azione sociale e politica. La modificazione dell’ambiente diventa importante quanto l’intervento sulla persona. Non ci si prende più cura del disabile in un’ottica assistenziale, ma si garantisce un diritto: il diritto alla qualità della vita.
Il nuovo modello (ICF) propone un continuum tra salute e disabilità ed è, quindi, un modello universale e non limitato ad alcune minoranze. In esso sono integrati fattori biologici, psicologici e sociali, e la qualità della vita è il risultato delle interazioni multiple tra le persone, la loro salute e il loro ambiente.
Così, per esempio, una persona disabile ma con una forte rete sociale di supporto e un ambiente favorevole, potrebbe avere una migliore qualità della vita (un miglior “funzionamento”) rispetto a una persona normodotata che presenti caratteristiche opposte. Il confine netto tra disabilità e “normalità” con questo modello crolla miseramente.
La Legge Stanca si colloca proprio nell’ottica dell’azione sociale e politica conseguente al cambio di paradigma. Insieme alla recente e ben più estesa Convenzione ONU sui diritti dei disabili (2007).
Nello spirito della legge 4/2004, l’accesso alle informazioni e agli strumenti informatici è un diritto di tutti i cittadini e, in conseguenza di ciò, almeno le pubbliche amministrazioni devono produrre contenuti accessibili a tutti. Non si tratta di filantropia o beneficenza, o di etica: si tratta della sacrosanta applicazione di un diritto.
L’Art. 9 della Convenzione ONU, al punto 2, comma g dice esplicitamente che:
2. States Parties shall also take appropriate measures:g) To promote access for persons with disabilities to new information and communications technologies and systems, including the Internet;
Questo va nella direzione che Tim Berners-Lee (l’inventore del Web) indicava quando affermava che la potenza del Web è la sua universalità e l’accesso a chiunque indipendentemente dalla disabilità ne è un aspetto essenziale. Infatti, il W3C (il consorzio internazionale di aziende e associazioni che crea i linguaggi standard del Web) da un decennio pubblica linee guida sull’accessibilità del Web che sono, di fatto, la base di tutte le indicazioni tecniche presenti nelle legislazioni nazionali sull’accessibilità (compresa ovviamente la Legge Stanca).
Ma quanti sono i disabili?
Le statistiche sul numero di persone disabili presenti nel nostro paese non ci possono aiutare a rispondere a questa domanda. Queste stime dicono che i disabili in Italia sono circa il 5% della popolazione. Ma il criterio per determinare la persona con disabilità è basato sul vecchio modello medico. Un disabile, secondo i criteri statistici, è individuato dalla totale mancanza di autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana.
Provate invece a immaginare di quanto aumenterebbero queste stime se fosse applicato il modello del funzionamento umano nella definizione dei soggetti. Come disse Matilde Leonardi (editor del progetto “ICF in Italia”): “Qualunque persona in qualunque momento della vita può avere una condizione di salute che in un ambiente sfavorevole diventa disabilità”.
Pensate agli anziani, alle disabilità temporanee, alle persone con lievi problemi di vista, a chi soffre di cecità ai colori, a chi è depresso, a chi è solo, a chi è meno colto, a chi è meno intelligente ecc.
L’accessibilità è un diritto di tutti, proprio tutti. Sarebbe il caso di rifletterci. Specialmente ora che l’Italia sta dimenticando di tutelare questi soggetti.
Andiamo ad approfondire il tema attraverso dei dati concreti:
1. I DISABILI IN SICILIA

I dati più recenti (fonte Istat) dicono che in Sicilia i disabili sono circa 110 mila, con un’età compresa tra i 6 e i 64 anni. Tra loro, 50 mila circa vivono in casa, mentre 45 mila presentano handicap funzionali in parte gravi, che ne limitano l’autonomia nella vita quotidiana.
I disabili in Italia sono 2 milioni 824 mila, cioè almeno il 5 per cento della popolazione, di cui 960 mila uomini e 1 milione 864 mila. Di questi, circa 165 mila e 500 non vivono in famiglia, ma in presidi socio-assistenziali. Tra loro 141 mila circa sono persone anziane non autosufficienti, il 77 per cento delle quali donne.
Gli ultimi dati Istat (2001) dimostrano anche che le strutture pubbliche e private di assistenza ai disabili sono insufficienti rispetto al fabbisogno e alle esigenze: in Sicilia sono 199 le prime, 18 le seconde. E’ una percentuale pari al 5 per cento delle strutture sul territorio (sono infatti 3825 le strutture pubbliche in Italia per l’assistenza ai disabili). Queste strutture, sia in Sicilia che in Italia, si occupano principalmente di assistenza psichiatrica, con percentuali del 3,6 per cento nell’Isola, contro il 4,1 per cento della media nazionale. Le cose non vanno meglio nel settore privato, visto che le strutture accreditate per assistere i disabili sono solo una ventina, pari allo 0,5 per cento, su un totale nazionale di 2377 tra cliniche e centri. Tra queste, ci sono i centri di riabilitazione. I centri di riabilitazione agiscono col supporto di professionisti per la cura del disabile, non solo da un punto di vista fisico o neurologico ma offrono servizi per la riabilitazione e il reinserimento anche e soprattutto sociale della persona affetta da disabilità neuropsicomotoria. E’ anche questo, forse, uno dei motivi per cui gli invalidi hanno maggiore difficoltà nell’inserimento lavorativo in Sicilia: solo il 39,5 per cento infatti viene assunto regolarmente nel corso della vita, contro una media nazionale che ammonta al 73,10 per cento, il 33 per cento in più.
Ci sono zone del territorio siciliano, in particolare Agrigento e la sua provincia ma anche Enna e Ragusa, in cui i centri di riabilitazione sono presenti in numero insufficiente rispetto alla popolazione.

2. NUMERO DI POSTI IN CONVENZIONE CONCESSI DALLA REGIONE SICILIA AI CENTRI DI RIABILITAZIONE PER DISABILI, SUDDIVISI PER PROVINCE

AGRIGENTO
381
CALTANISSETTA
570
CATANIA
3449
ENNA
316
MESSINA
1281
PALERMO
956
RAGUSA
282
SIRACUSA
801
TRAPANI
1053

In Sicilia i centri di riabilitazione convenzionati con la Regione (ai quali fa riferimento la tabella) sono regolati dall’articolo 26 della legge 833 del 1978. In testa, per numero di centri di riabilitazione, c’è Catania e la sua provincia mentre continuano a rimanere fanalini di coda Agrigento, Enna e Ragusa.
L’esperienza di chi opera da decenni nel settore insegna che in molte province della Sicilia continua, purtroppo, a verificarsi un fenomeno che era diffuso a Catania mezzo secolo fa, quando le famiglie dei disabili erano costrette a viaggiare pur di garantire al proprio parente cure adeguate e in grado di migliorarne la qualità della vita.

3. PERSONE CON DISABILITA’ CHE VIVONO IN FAMIGLIA, SUDDIVISE PER REGIONE


REGIONE
VALORI ASSOLUTI
IN MIGLIAIA
TASSO PER 100 PERSONE
%DONNE
%UOMINI
Piemonte
194
4,5
67,8
32,2
Valle D’Aosta
4
3,9
65,9
34,1
Lombardia
342
4,2
65,5
34,5
Prov. Bolzano
13
3,8
51,3
48,7
Prov. Trento
17
3,6
73,7
26,3
Veneto
168
4,1
65
35
Fruli Venezia Giulia
47
3,6
69,9
30,1
Liguria
73
3,6
67,7
32,3
Emilia Romagna
191
4,2
64,6
35,4
Toscana
184
4,6
70,1
29,9
Umbria
40
4,1
70,3
29,7
Marche
77
4,8
64,3
35,7
Lazio
205
4,4
61,9
38,1
Abruzzo
65
5
60,3
39,7
Molise
17
4,9
70,1
29,9
Campania
244
5,6
66,3
33,7
Puglia
205
6,2
67,3
32,7
Basilicata
31
5,6
63,6
36,4
Calabria
120
6,8
65
35
Sicilia
297
6,9
66,8
33,2
Sardegna
81
6
60,7
39,3
ITALIA
2.615
4,8
65,9
34,1

Fonte Istat, indagine sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari

I numeri Istat dimostrano che la famiglia per i disabili di qualunque età è un’istituzione di fondamentale importanza e che, se non ci fosse, la loro condizione di vita peggiorerebbe sensibilmente. La maggiore frequenza dei disabili in famiglia si registra proprio in Sicilia - 6,9 per cento - e in Calabria - 6,8 per cento - mentre i tassi più bassi - 3,6 per cento - si osservano in Liguria, Friuli e Trento.
In generale si osserva un gradiente nord-sud nella percentuale di disabili in famiglia dovuto, in parte, ad un rischio di disabilità effettivamente maggiore nelle regioni del sud. Tuttavia non va trascurato il possibile effetto combinato di due fattori, uno di natura culturale e uno di natura strutturale. Il fattore culturale potrebbe essere rappresentato dalla maggiore propensione dei nuclei familiari residenti nel Meridione a tenere in famiglia le persone con disabilità. Il fattore strutturale è costituito dalla carenza dell’offerta di strutture residenziali dedicate, che favorirebbe il divario osservato rendendo inevitabile la permanenza in famiglia della persona disabile. A parziale sostegno dell’esistenza di un effetto struttura residenziale, c’è la constatazione che nelle regioni del Nord è più alta la frequenza di persone con disabilità istituzionalizzate; a tale evidenza si unisce la maggiore presenza di strutture residenziali.

3.1 PERSONE DISABILI CHE VIVONO IN FAMIGLIA, SUDDIVISE PER CLASSI DI ETA’


REGIONE
TASSO PER 100 PERSONE 6-64 ANNI
TASSO
PER 100 PERSONE
+ DI 65 ANNI
TASSO PER 100 PERSONE
+ DI 75 ANNI
Piemonte
1,22
17,97
31,45
Valle D'aosta
1,22
17,97
31,45
Lombardia
1,34
16,97
27,42
Prov Bolzano
1,06
15,04
25,29
Prov Trento
1,06
15,04
25,29
Veneto
1,22
16,21
26,77
Fruli Venezia Giulia
0,78
15,4
26,79
Liguria
0,97
15,04
28,7
Emilia Romagna
1,32
17,01
29,06
Toscana
1,38
18,52
33,48
Umbria
0,88
18,57
33,93
Marche
1,52
19,27
33,99
Lazio
1,66
16,54
30,53
Abruzzo
1,48
20,15
35,47
Molise
1,48
20,15
35,47
Campania
1,93
21,72
36,08
Puglia
1,97
23,73
39,81
Basilicata
1,4
23,81
40,26
Calabria
2,22
26,54
40,74
Sicilia
1,97
27,84
48,12
Sardegna
1,89
23,64
38,43
ITALIA
1,52
19,28
32,97

Fonte Istat, indagine sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari

4.1 I PROFESSIONISTI DELLA RIABILITAZIONE: CARENZE E PARADOSSI

In Sicilia i centri di riabilitazione si avvalgono di professionisti specializzati in molteplici discipline, per garantire il miglioramento complessivo della condizione fisica, neurologica e psicologica del diversamente abile. Ma nella Regione non viene garantito l’accesso alla formazione professionale di varie figure: Logopedisti, Chinesiterapisti e Neuroriabilitatori continuano ad essere centellinati, perché le Università organizzano corsi di formazione poco accessibili.
Basta analizzare qualche dato. I corsi professionali per i Logopedisti in Sicilia vengono garantiti solo dall’Università di Catania e dall’Ateneo di Palermo. Ogni anno le due Università formano 30 Logopedisti durante i corsi professionali (lauree triennali da 15 posti ad Ateneo) mentre il fabbisogno dei centri di riabilitazione di tutta l’Isola è stimato intorno ai 300 Logoterapisti per anno.
Gli Psicomotricisti (specialisti degli interventi riabilitativi per ristabilire il corretto schema corporeo dell’assistito) possono rivolgersi all’Ente pubblico solo a Messina, dove vengono creati corsi annuali da 20 posti. Non esistono, invece, scuole pubbliche per la formazione degli Psicomotricisti a Catania né a Palermo, ma diverse scuole private.
Per quanto riguarda i Chinesiterapisti, specializzati nella riabilitazione neurologica degli assistiti, ad oggi in Sicilia non esiste nemmeno un corso di formazione universitaria per la loro preparazione. Le Università continuano a prediligere la formazione dei terapisti per la riabilitazione ortopedica (ne vengono formati 60 l’anno negli Atenei di Catania, Palermo e Messina con minilauree triennali) con il risultato, evidente agli occhi degli operatori del settore, sono gli stessi centri di riabilitazione a formare “sul campo” i neuroriabilitatori, impiegando tempo per renderli professionali, oltre che risorse economiche e investimenti finanziari dei quali la Regione non ha mai tenuto conto.
La scarsa accessibilità ai corsi di formazione professionale per i giovani siciliani produce il paradosso, in una regione in cui il lavoro qualificato resta una chimera, per cui i centri di riabilitazione ricorrono molto spesso a lavoratori (Infermieri, Logopedisti e Terapisti in genere) provenienti dal resto d’Europa: rumeni e bulgari soprattutto.

5. QUELLO CHE OCCORRE FARE

Richiamare l’attenzione delle istituzioni, in particolare della Regione, per una migliore pianificazione dell’assistenza in Sicilia, evitando così che ci siano ancora vaste aree del territorio completamente prive di Centri di riabilitazione in grado di soddisfare le esigenze della popolazione. C’è bisogno quindi di un impegno istituzionale più concreto, garantendo una spesa sanitaria riservata ai disabili più appropriata ai bisogni e direi che c’è bisogno anche uno sviluppo in merito alle infrastrutture che garantiscono una vita migliore ai disabili.
Coinvolgere maggiormente i giovani siciliani che intendono laurearsi nelle discipline sociali e parasanitarie, dando loro possibilità occupazionali più concrete. L’eccesso di burocrazia in Sicilia ha prodotto un meccanismo contorto, che ha lasciato alle Università l’ultima decisiva parola nella scelta dei corsi professionali per la formazione di Logopedisti, Terapisti e Infermieri e Assistenti Sociali: figure professionali necessarie per il percorso di riabilitazione e dell’aiuto dei disabili. Il risultato di questa gestione è che molti ragazzi siciliani che vorrebbero intraprendere questa carriera sono bloccati da corsi professionali con un numero eccessivamente ridotto di posti e dall’assenza di un programma efficace delle Politiche Sociali. Di contro, le strutture riabilitative e non, sono costrette a rivolgersi a lavoratori del resto d’Europa, non meno capaci certamente, ma occorre in una regione come la Sicilia dare lavoro ai giovani di Sicilia, per far sì che questa terra torni ad alzare la testa e soprattutto occorre che in questa Regione si inizi a sviluppare le politche Sociali che sono del tutto inesistenti.

Questo, vuol dire anche garantire ai disabili l’appropriatezza delle cure: assicurando loro professionisti adatti ai bisogni riabilitativi, riconoscendo agli Psicomotricisti il piano di studi intrapreso, ampliando gli interventi riabilitativi per i diversamente abili in modo da utilizzare le professionalità dei laureati in Scienze motorie. Inoltre, occorre garantire loro la tutela e i servizi necessari per una vita dignitosa e migliore.

Risolvere il problema del “Dopo di noi”. Le evidenze mostrano che un numero elevato di persone disabili rimangono in famiglia nelle varie fasi della vita. L’assillo maggiormente sentito dai genitori dei ragazzi disabili, di contro, è l’impossibilità di non avere alcuna certezza su quale sarà la sorte del proprio figlio dopo la loro morte. Questo problema deve essere presto risolto, con la realizzazione di una struttura creata unicamente per assicurare ai genitori che, quando loro non ci saranno più, il proprio figlio sarà accudito in una nuova, grande famiglia.

Il Segretario Dei Giovani Democratici di Ragusa
Valentina Spata

LETTERA AI GIOVANI DEMOCRATICI DI RAGUSA

Care democratiche e cari democratici,
In questi giorni inizieranno i congressi di circolo del PD che si chiuderanno con le Primarie del 25 Ottobre con l’elezione del Segretario Nazionale e Regionale del nostro Partito.
Per il Partito Democratico questo congresso sarà fondamentale per molti motivi, innanzitutto per dare una guida salda, per iniziare a creare una linea programmatica seria e concreta basata su obiettivi semplici e concretamente realizzabili. Il nostro PD vive attualmente, un periodo difficile, di salute precaria, solamente con un esito positivo del congresso riusciremo a “ravvivare “ il nostro partito.
Non temo sicuramente che nel futuro del nostro Partito Democratico ci siano una serie di scissioni, smembramenti, invece temo un lungo logoramento, un progressivo esaurimento di quel fiume di energie, passione politica e civile, persone che due anni fa avevano dato vita a questo progetto. Non possiamo né dobbiamo permetterlo. Dobbiamo essere all’altezza delle aspettative che abbiamo creato e in parte reso poco credibili con i nostri comportamenti.
Personalmente ho deciso di seguire la linea di Dario Franceschini: perché seguire questa linea?
Vi ricordo che Franceschini ha avuto il coraggio di prendere in mano il partito dopo la sconfitta di Veltroni e dopo tutto il caos che si è creato in quel periodo. Franseschini, è stato il primo a far parlare il partito con una voce sola, a frenare i vari personalismi e a iniziar ad aver idee concretae e serie da poter proporre, l’unico neo è stato il non aver preso posizione sui temi etici.
Dopo aver letto il suo programma per il congresso ho deciso ancora con più convinzione di schierarmi al suo fianco, il programma tocca i punti fondamentali per il nostro paese e per il nostro partito. Troviamo per iniziare l’europeismo, ormai la dimensione della politica di un paese deve essere rivolta all’Europa, solamente con l’Unione Europea riusciremo veramente a contare nel mondo e non ridurci solamente ad una nullità nel mare della globalizzazione. Dobbiamo inoltre aver fiducia sulle nostre capacità e potenzialità, potremo cosi, unitamente ad interventi e investimenti sul welfare quali il reddito di cittadinanza, superare la crisi. Puntando sull’uguaglianza e sul merito possiamo far una grande Italia, uguaglianza sostanziale e formale, perché tutti devono aver le stesse possibilità, sia il figlio dell’operaio sia il figlio dell’industriale. Puntare su uno sviluppo sostenibile e di qualità ci garantirà poi di conservare il nostro paese e di lasciarlo alle generazioni future.
Un altro punto fondamentale secondo me è garantire un effettivo rinnovamento della classe politica, abbiamo tanti giovani molto validi da poter inserire in ruoli di rilevanza nel partito sia a livello nazionale che locale. Solamente così potremmo proporre una politica al passo con i tempi non che innovativa e che difenda gli interessi di tutte le classi sociali, in particolare delle più deboli.
Inoltre, sostengo Franceschini perchè vuole un partito "leggero", un partito che nn considera solo gli iscritti ma che rende partecipi anche i simpatizzanti, ed attraverso le primarie coinvolge anche chi guarda la politica da lontano. Questo è un dato importante perchè se ci pensate bene, in un momento di crisi politica in cui i cittadini sono sfiduciati, l'unico modo per renderli partecipi è quello di utilizzare metodi di avvicinamento come le Primarie.
A livello regionale sostengo Giuseppe Lupo, per la sua concretezza, freschezza nonché semplicità di esporre un programma politico di qualità incentrato in particolare sui giovani. Con questo programma, la nostra regione potrà essere veramente un modello democratico da esportare nel nostro paese. Molto importante risulta anche che Giuseppe Lupo è un giovane come noi, un deputato regionale che ha dato motlo al nostro partito attraverso fatti concreti.

PEr questo Vi invito a riflettere: noi siamo Giovani, non dobbiamo mai essere schiavi di qualcuno. La politica bisogna farla per passione, per la voglia di cambiare un meccanismo ormai saturo e nn per appartenere al Deputato di turno. La personalità di un uomo è più importante di ogni cosa e le scelte bisogna farle con coraggio e coerenza, con la caonsapevolezza che abbiamo scelto noi senza l'influenza di nessuno. Non importa se si è in minoranza o in maggioranza, ma quello che conta è che le nostre scelte sono fatte in base ad una profonda riflessione.

Per tanto vi allego il Programma dell'Assemblea degli iscritti di Ragusa e Vi invito a partecipare:

Sabato 26 settembre 2009 – Hotel Mediterraneo – Via Roma
Ore 10 inizio lavori
Introduzione del Segretario cittadino e insediamento della Presidenza
Ore 10,30 Presentazione delle mozioni congressuali
Dibattito assembleare
Presentazione delle liste
Chiusura dei lavori assembleari prevista per le ore 13,30
Ore 15 inizio operazioni di voto fino alle ore 21.
Seguirà lo scrutinio.

In attesa di incontrarVi, porgo cordiali saluti.

Il Segretario dei Giovani Democratici
VAlentina Spata

giovedì 17 settembre 2009

UN DESTINO CRUDELE: SOLIDARIETA' AI 6 SOLDATI VITTIME A KABUL


Sono partiti in tanti con impeto e prodezza,verso luoghi di inferno, mediatori di pace e di salvezza,con gli animi tranquilli senza tante pretese. Giovani al riparo sotto le grandi tende per sedare la ferocia dell'odio fratricida. L'esaltazione religiosa porta morte sicura,il terrorista si scaglia contro il campo,un'esplosione forte nella notte scura:per tanti giovani ormai non c'è più scampo. Sono tornati dentro le bare allineate coperte da bandiere e da un velo di gloria. Eroi moderni delle nostre Forze Armate come i caduti di Nassiriya ED È DI NUOVO STORIA!MA IO MI DOMANDO E VI DOMANDO PERCHÉ RESTARE ? Come si può aiutare chi non vuole essere aiutato? Come vivono madri, padri, mogli dei soldati che sono li sperando ogni giorno che non arrivi la telefonata che distruggerà loro la vita? In fondo perché stare li a farsi massacrare?
DOV'È LA PATRIA?Sono partiti per servire la patria. Probabilmente sono partiti anche per aiutare le loro famiglie. Sono stati uccisi, sono morti a causa della follia umana. Uomini che ogni giorno rischiano in grande o in piccolo la vita. E NOI? COSA VOGLIAMO FARE? SOLAMENTE RICORDARLI E ONORARLI E DIRE CHE SIAMO ORGOGLIOSI DI LORO?

Io sinceramente NO!!!! Io penso alle loro famiglie, ai loro figli che sono rimasti e che cresceranno senza un padre, ai loro genitori che non vedranno più il loro figlio che crescendo ha scelto di rendersi utile sacrificando la sua vitae a tutte le moglie che hanno giurato di fronte a Dio di stare tutta la vita vicine all'uomo che amano, a quell'uomo che volevano avere sempre vicino ma che a causa di una inutile "Guerra" hanno perso per sempre.
Si proprio così io la chiamo "Guerra"... e nn missione di pace..perchè quando ti sparano o di fronte ad un attentato... rischi la vita e muori come nelle vere Guerre!!!
Poi mi chiedo... ma in che razza di mondo viviamo??? Ma cosa pensate che la vita è uno scherzo? Ma vogliamo pensare al dolore di chi rimane vivo a ricordare o a guardare in foto una cara persona che ha sacrificato la vita per una missione?
Io chiedo a tutti di riflettere!!!
Valentina Spata

mercoledì 16 settembre 2009

SPORT: NON SOLO CALCIO. LA SQUADRA DI HOCKEY DA 15 ANNI CHIEDE UNA STRUTTURA ADEGUATA PER UNO SPORT CHE E’ DIVENUTO POPOLARE


Lo sport rappresenta un’ importante elemento di crescita per bambini e ragazzi, un'occasione disocializzazione e di confronto, una sana abitudine di vita e un modo di interagire con gli altri. È proprio sulla base di questi presupposti che una città dovrebbe avere quante più strutture sportive possibili per promuovere e sviluppare lo sport.Nella nostra città, Ragusa, sono tante le strutture create e ristrutturate negli ultimi anni ma non bastano e ancora c’è tanto da fare.Si tratta di strutture adeguate al gioco del calcio e del basket e gli altri sport?I Giovani Democratici di Ragusa da due anni sollecitano l’amministrazione a ristrutturare e magari riprogettare la pista di pattinaggio di via Napoleone Colajanni e finalmente i nostri appelli sono serviti a qualcosa, considerato che sono iniziati i lavori per il ripristino della struttura diventata fatiscente.Adesso inizieremo la battaglia insieme alla squadra di Hockey di Ragusa che si ritrova ad aprire una nuova stagione senza avere a disposizione un campo adeguato con erba sintetica e una palestra necessaria per gli allenamenti. Non chiedono l’impossibile, chiedono solamente di poter avere uno spazio per lo svolgimento di uno sport che negli ultimi anni è divenuto sempre più popolare. Questa amministrazione dovrebbe ascoltare le istanze di tanti ragazzi e tante ragazze che con tanti sacrifici e con tanta dedizione hanno portato avanti un progetto nuovo nella nostra città “l’Hokey”. Gli allenamenti non possono essere svolti nel campo di via Colajianni in quanto l’erbetta sintetica è troppo alta e non adeguata a questo tipo di sport quindi, noi Giovani Democratici di Ragusa, invitiamo questa amministrazione ed in modo particolare l’Assessore allo Sport, ad approvare la realizzazione di un campo di Hockey e di mettere a disposizione di questi ragazzi una palestra per poter svolgere in armonia tutti gli allenamenti opportuni. Si è verificato nel corso degli anni un interesse particolare per questo sport, pertanto, crediamo sia necessario promuoverlo e dotarlo di strutture adeguate.


Il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa

Valentina Spata

I GIOVANI DEMOCRATICI DI RAGUSA RICORDANO PADRE PINO PUGLISI, UN UOMO DI COSCIENZA UCCISO DALLA MAFIA.


Oggi ricorre il 16° anniversario dell’ omicidio di Padre Pino Puglisi, che nasce il 15 settembre 1937 e il 15 settembre 1993, il giorno del suo 56° compleanno, viene ucciso dalla mafia, davanti al portone di casa.
La sua attenzione si rivolse al recupero degli adolescenti già reclutati dalla criminalità mafiosa, riaffermando nel quartiere Brancaccio di Palermo una cultura della legalità illuminata dalla fede. Questa sua attività pastorale, come è stato ricostruito dalle inchieste giudiziarie, ha costituito il movente dell’omicidio, i cui esecutori e mandanti sono stati arrestati e condannati. Nel ricordo del suo impegno, noi Giovani Democratici di Ragusa, vogliamo citare una frase di Weil che egli ripeteva spesso:“A Cristo piace che a lui si preferisca la verità. Poichè, prima di essere Cristo, egli è la Verità.Se ci si allontana da lui per andare incontro alla verità, non si farà molta strada prima di cadere nelle sue braccia.”
Don Puglisi, così come tanti altri, è morto per noi e abbiamo un grosso debito verso lui e verso tutti coloro che si sono sacrificati per la nostra terra. Questo debito dobbiamo pagarlo gelosamente continuando la loro opera, rifiutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne, anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro, facendo il nostro dovere; la lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Ricordo la felicità di Falcone quando in un breve periodo di entusiasmo egli disse “La gente fa il tifo per noi”; e con ciò non intendeva riferirsi soltanto al conforto che l’appoggio morale della popolazione dà al lavoro del giudice, significava qualcosa di più, significava soprattutto che il loro lavoro stava anche smuovendo le coscienze”.
Non basta osservare la legalità, se il senso del dovere morale e della giustizia non forma prima le coscienze. Tutto passa per la rottura d’equilibri di collusione tra politica e Cosa Nostra, ma purtroppo è sempre diffusa un’ idea letale: "Se le cose non possono esser cambiate vanno lasciate come sono". Così si accetta che la politica sia stata scissa dall’etica, se non peggio fusa talora al malaffare.
Ed il compito adesso spetta a noi. Siamo noi che dobbiamo smuovere la nostra coscienza e dobbiamo continuare il lavoro che è stato iniziato da tanti eroi che hanno scelto di morire liberi.
Ed è per loro che noi Giovani Democratici invitiamo tutti i cittadini a fare una grande riflessione: sappiamo che siamo in un momento di crisi, sappiamo che sono tantissimi i problemi che ci affiorano, ma sappiamo anche che una crisi non si supererà attraverso l’appoggio totale, senza libertà, a persone, a politici che ci promettono un posto di lavoro, che ci danno i buoni della spesa, che ci pagano i buoni della benzina e altro ancora. Non è così che si vince la lotta alla mafia, perché questi atteggiamenti sono abusi di potere. Chi ha potere, chi ha la possibilità di dare un posto di lavoro ma in cambio vuole il voto, non è un uomo pulito, trasparente ma è un uomo che non ha una coscienza, un uomo che sfrutta le debolezze degli altri e che priva loro di essere donne e uomini liberi.
Per questo noi Giovani Democratici di Ragusa diciamo alla cittadinanza di ricordare questi momenti, di ricordare quante persone come Don Puglisi, Borsellino, Falcone, Liuzzo, Dalla Chiesa, Pio La Torre e Peppino Impastato e tantissimi altri hanno combattuto ribellandosi a queste organizzazioni che da sempre hanno reso più povera la nostra amata Sicilia.
A tal proposito, condanniamo la Lega Nord, alleato stretto di Berlusconi, ed in particolar modo il Sindaco di Ponteranica con la sua decisione autoritaria e antidemocratica di cancellare dalla Biblioteca del paese il nome di Peppino Impastato.
Da tempo non riuscivamo a tollerare l’atteggiamento di questo partito di esaltati che ha finito per condizionare le sorti della nostra democrazia.
E’ logico che tali soggetti non conoscano affatto l’importanza della memoria storica e delle battaglie civili condotte in terra italiana e considerino Peppino e la sua lotta come un rifiuto ingombrante da eliminare che ricorda troppo un vecchio passato politico fatto di ideali, di sogni, di sconfitte e piccole rivoluzioni. Un passato che, in realtà, non ha mai smesso di esistere, ma che rivive nella determinazione di quanti continuano ad impegnarsi perché credono nell’alternativa possibile alla degenerazione sociale e politica e vengono continuamente calpestati da questi politicanti populisti, ignoranti, incapaci di democrazia. Sembra quasi che il mondo politico oggi raccolga quanto di peggiore ci sia nella società e soprattutto la Lega funziona perfettamente da pattumiera, riciclando anche qualche fascista che già puzza di marcio.
Noi, invece ricorderemo sempre tutti coloro che hanno cercato di salvare la nostra terra attraverso il dono della vita e saremo sempre grati e in debito per aver donato a noi la coscienza di continuare a lottare.
Il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa
Valentina Spata