giovedì 27 agosto 2009

SCIOPERO A RAGUSA DEI DIPENDENTI DEL "MERCATONE EUROPA"

SCIOPERO A RAGUSA DEI DIPENDENTI DEL “MERCATONE EUROPA”.

Un presidio di 13 lavoratori ha manifestato all'interno dell’area del mercatone.
Si tratta della vicenda del “Mercatone Europa”, situato in contrada Gilestra a Ragusa ( strada per santa croce camerina). I dipendenti, che iniziavano il lavoro con il turno di mattina, senza alcun preavviso, hanno trovato, sorpresi, il Mercatone chiuso.
Nessuno li ha avvertiti e nel chiedere spiegazioni alla Direzione della struttura, veniva loro detto che il “Mercatone Europa” ha chiuso per un presunto fallimento.
I dipendenti, rimasti senza parole ma soprattutto senza lavoro, hanno quindi deciso di rimanere nel parcheggio della struttura e proclamare lo stato di agitazione.Questa vicenda non può essere sottovalutata, in quanto, non solo sono stati calpestati i diritti e la dignità dei lavoratori ma si sono creati enormi disagi a partire dalla perdita del lavoro e quindi dell’instabilità morale ed economica di molte famiglie ragusane.
Noi Giovani Democratici ci batteremo insieme ai dipendenti ed insieme al prefetto, il Presidente della Provincia, il Sindaco di Ragusa, la Digos e le altre Autorità Istituzionali che, già si stanno interessando, affinché si faccia luce su quanto accaduto e in modo tale da spingere la direzione del «Mercatone Europa» a tornare sui suoi passi oppure a risarcire ai dipendenti i danni subiti.
La Costituzione Italiana all’art. 1 dichiara che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” ed in alcuni articoli del titolo III dichiara che il lavoro deve essere tutelato (donne, formazione retribuzione, ferie ecc..), quindi non è ammissibile che la direzione di una grande struttura come il Mercatone decide all’improvviso senza nessun avviso di chiudere e lasciare in mezzo ad una strada tante persone che fino ad una settimana fa si sono impegnate dando il loro contributo alla crescita e allo sviluppo dell’azienda in questione.
I diritti dei lavoratori devono essere rispettati, bisognava avvisarli almeno 1 mese prima, in modo tale da garantire loro la possibilità di trovare un altro posto di lavoro.
Pertanto, noi Giovani Democratici, chiediamo a questa amministrazione comunale e provinciale e al prefetto di garantire ai dipendenti un risarcimento di danni morali ed economici e soprattutto di indagare sulla regolarità dei contratti dei dipendenti stessi.
Nel frattempo i lavoratori hanno espresso la volontà di non arrendersi e di continuare questa battaglia per ottenere i loro diritti e per contrastare questa ignobile chiusura.
Noi Giovani Democratici ci facciamo interpreti della richiesta di fissare un incontro con i sindacati in modo tale da risolvere la situazione e di trovare una tutela e garanzia del posto di lavoro di chi lo perde in questo modo.

Irene Sittinieri

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