martedì 2 dicembre 2008

COMUNICATO STAMPA: CONTRO IL DECRETO GELMINI

GIOVANI DEL PARTITO DEMOCRATCO DI RAGUSA


I GIOVANI DEL PARTITO DEMOCRATICO DI RAGUSA SCENDONO IN CAMPO CONTRO IL DECRETO GELMINI E LA LEGGE 133.
E' la prima volta in cui protestano insieme studenti e professori perché è in gioco l'esistenza della scuola stessa. Si tratta di una protesta pacifica e non violenta, in tutta Italia, che viene salutata dagli applausi delle persone per strada e dalle finestre.
Valentina Spata, responsabile dei giovani del Pd di ragusa afferma: “Questa riforma richiama ad una logica economico-politica più che ad una pedagogia utile ad un progresso per i nostri figli e per noi ragazzi… a questo governo non gliene frega nulla, se così non fosse non impoverirebbe un servizio molteplice dove la crescita e la maturazione di ogni individuo passa dalle conoscenze didattiche basilari, ad una maturazione personale, sociale, civile; dove gli insegnanti EDUCATORI vengono a contatto giornalmente ai vari momenti, stadi e stagioni, di una maturazione che ha bisogno continuamente di attenzioni. Come farà mai il maestro unico, in classi numerosissime, dove ci sono bimbi da sostegno, bimbi con problemi familiari, bimbi iperattivi, ecc…? Ognuno di loro ha bisogno di attenzione continua, e non solo per imparare a leggere e a far di conto… il maestro è al pari della figura genitoriale; quindi in una classe ridotta a minimi termini come personale e ai massimi termini come utenza pensate che questa attenzione spesso individuale e particolare, per ogni mutamento o difficoltà possa essere piena e completa?Cambiare il modo in cui si esprimono i voti non mi sembra una cosa così necessaria, non è di questo che la scuola ha bisogno. Non abbiamo banchi, sedie, lavagne etc. Le scuole avrebbero bisogno di spazzi funzionali, un computer in ogni aula, lavagne luminose, banchi e sedie differenti. I nostri alunni siedono ancora nelle sedie progettate nel periodo fascista dove la disciplina veniva imposta sedendo su rigide sedie incastrati in scomodi banchetti che non facilitano la comunicazione con i compagni. Gli insegnati, poi, hanno bisogno del supporto di persone qualificate, che lavorano nel campo della ricerca, pedagogisti, Prof. Universitari. La scuola deve diventare un grande laboratorio. Tutti abbiamo tanto da imparare dai nostri alunni, la conoscenza va costruita con loro ideando lezioni che propongano saperi che siano in risonanza con le loro naturali capacità cognitive e culturali. La conoscenza nasce dal confronto, dallo scambio di idee e di opinioni ed il governo vuole tornare all’insegnate unico??? E che fine farà la collaborazione, la condivisione di idee come crescita, il confronto tra colleghi come momento di ricerca e conoscenza??? Ma siamo matti!!!! Tra le risorse dove risparmiare non ci hanno pensato ai loro superstipendi, alle loro indennità, autisti, ristoranti, parrucchieri, tutto gratis?I nostri bambini ed i nostri ragazzi faranno le spese di questo scellerato decreto che ha il solo scopo di mettersi in vista e compiacere un governo, che le ha concesso uno spazio, e che pensa solo ai propri tornaconti, sono sicura che queste persone che hanno così tanto pensato a riformare la scuola, in realtà è da tanto che non entrano dentro una scuola, e non sanno cosa significa collaborazione, lavoro d’equipe, attenzione individualizzata ad utenti che non sono numeri (25 - 28 - 30 - …tombola) ma sono persone con una grandezza dentro, che solo gli educatori con cui stanno a contatto possono tirare fuori avendo a disposizione mezzi tempo e risorse umane, insomma tutto l’opposto del suo decreto.
Per non parlare poi dell’Università, bisogna protestare contro la legge 133 in merito a tre ambiti:
TAGLIO AI FONDI, che mortifica il numero dei corsi di laurea e delle aule;
IL BLOCCO DEL TURNOVER, cioè ogni 5 professori che vanno in pensione viene assunto solamente 1 professore di ruolo: ciò comporta disoccupazione e più problemi per le materie di insegnamento; 80% DELLE ASSUNZIONI IN MENO…..
TRASFORMAZIONE DELLE UNIVERSITA’ PUBBLICHE IN PRIVATE CIOE’ IN FONDAZIONI: in poche parole Fondazioni=università privata; università privata=migliaia di euro di tasse all’anno; migliaia di euro di tasse all’anno=la maggior parte delle famiglie non potrà mandare i figli all’università”.
Il giovane Andrea Caruso, aggiunge: “La parola giusta per descrivere lo scempio che il nostro (nostro?) governo sta facendo è semplicemente VERGOGNA.Volevo solo aggiungere che stando al decreto legge che mira a trasformare le università in fondazioni, non tutti coloro che vorranno studiare, potranno farlo. Non avranno più un futuro, semplicemente. Tutto ciò significa negare il diritto allo studio.Noi abbiamo bisogno, invece, di un’Università di eccellenza equiparata all’Unione europea e non ad una università che assomiglia più a quella di un’età arcaica.
Penso alle scuole e alle università della Sicilia, ai tanti disagi, alle misure di sicurezza inesistenti, al bisogno di tutto, dal gesso agli spazi, scuole spesso alloggiate in appartamenti privati adibiti ad aule e…. sento parlare di voti in cifre invece di giudizi, di insegnanti ridotti il cui destino non è stato chiarito … se queste sono le soluzioni ai nostri problemi, siamo messi veramente bene!!!! “
Noi Giovani del Pd di Ragusa, non restiamo fermi di fronte a tutto ciò, abbiamo partecipato alla manifestazione nazionale del Pd a Roma il 25 ottobre a cui io personalmente sono stata, afferma Irene Sittinieri, parteciperemo, inoltre, a questa protesta, con una serie di iniziative per poi partecipare alla manifestazione Nazionale di giovedì 30 Ottobre, promossa dai Sindacati Confederali.
NOI SIAMO CONVINTI CHE IN UNO STATO LIBERO E DEMOCRATICO, IL DIRITTO ALLO STUDIO DEVE ESSERE GARANTITO A TUTTI!!!!!
Responsabile dei Giovani del PD di Ragusa
Valentina Spata

Nessun commento: